L’acqua è una sostanza formata dall’unione di tre atomi, due atomi di idrogeno ed uno di ossigeno (H2O). La disposizione spaziale degli atomi di idrogeno rispetto all’ossigeno forma una angolo di 104,5° nello stato liquido e di 109,5° nello stato solido.
La forza di attrazione di questi atomi non è paritetica e stabile per cui essa, a temperatura ambiente, si presenta in forma liquida con la tendenza ad evaporare. L’evaporazione delle molecole superficiali delle masse d’acqua aumenta con l’innalzamento della temperatura ma si arresta quando l’atmosfera si satura di vapore acqueo. Il vapore, poi, si condensa formando le nubi le quali riportano l’acqua sulla terra sotto forma di pioggia, neve o ghiaccio.
Il ciclo dell’acqua è semplicemente fantastico perché l’acqua tramite la sua trasformazione dalla forma liquida a quella aeriforme non si distrugge mai. Essa potrà inquinarsi quando si trova allo stato liquido ma, fortunatamente, si purifica quando evapora. Inoltre, l’acqua delle piogge purifica gli strati atmosferici più vicini alla terra i quali vengono sempre più inquinati dalle attività umane.
L’acqua adatta per i fabbisogni umani è circa l’1% di tutta l’acqua presente sul pianeta ma la maggior parte di essa viene utilizzata per le attività industriali, per l’agricoltura e per gli allevamenti di bestiame. La carenza d’acqua potabile potrebbe scatenare nel prossimo futuro addirittura delle guerre. Ricordiamoci che l’acqua è il macro nutriente più importante per tutti gli esseri viventi.
Il potere solvente dell’acqua ha funzioni incalcolabili ed investe sia il regno minerale che vegetale e animale. Per esempio, nel nostro organismo l’acqua dei succhi gastrici scioglie, permettendone poi l’assorbimento, carboidrati, proteine, vitamine idrosolubili, ecc. L’acqua interviene nella produzione della sintesi clorofilliana ma è anche il prodotto finale della respirazione cellulare insieme all’anidride carbonica (CO2).
Il potere solvente dell’acqua è determinato dalla piccola dimensione e dalla polarità della sua molecola. Quando un composto solubile (ionico o polare) viene immerso in acqua, essa circonda (grazie alla sua piccola dimensione polare) ogni ione o molecola polare del soluto orientandovisi con il suo lato di carica opposta. Ciò permette di rompere la struttura cristallina del composto rendendolo disciolto (idratato). Pensa al duro chicco di sale che in un niente si scioglie in acqua!
Un’importante caratteristica dell’acqua ai fini biologici è l’elevata tensione superficiale. Questa caratteristica, infatti, permette a tanti insetti e microrganismi di sopravvivere galleggiando sulla sua superficie. Sempre l’elevata tensione superficiale permette, assieme a forze adesive, la risalita dell’acqua in fessure e tubi sottilissimi come gli xilemi degli steli delle piante.
Un importantissimo fenomeno per la vita è il processo dell’auto protolisi (auto ionizzazione, auto dissociazione) della molecola d’acqua rappresentato dalla seguente formula:
2H2O <–> H3O+ + OH-
Questo processo avviene essenzialmente in tutte le cellule viventi ed ha lo scopo di produrre energia.
Questo stesso fenomeno è alla base della natura anfotera dell’acqua cioè essa è capace di comportarsi sia come un acido liberando protoni (H+) sia come base liberando ossigeno (OH-).
Un’altra caratteristica importantissima, finalmente riconosciuta anche dalla scienza ufficiale, è la memoria dell’acqua. Si sono voluti 300 anni per capire il principio d’azione della Omeopatia. Infatti, l’arrogante medicina accademica più conservatrice, ancora oggi, discredita la teoria omeopatica e non vede di buon occhio tutti quei medici che la utilizzano nella loro prassi professionale. Da quando si è scoperta la capacità dell’acqua d’inglobare (memorizzare) nel suo reticolo cristallino le frequenze di tutto ciò con cui essa viene a contatto, anche la ricerca medica più critica ha cominciato a ridimensionare la sua posizione ostile nei confronti dell’Omeopatia.
Pare che la nostra memoria sia basata sulla capacità dell’acqua contenuta nelle cellule del nostro cervello di memorizzare le frequenze relative ai pensieri e alle emozioni e alle sensazioni suscitate dagli organi di senso. Se ciò dovesse essere vero, allora sarebbe ovvia la necessità della qualità dell’acqua che dovremmo bere. Pensa, per esempio, alla funzione detergente dell’acqua. Se lavi un indumento con acqua sporca, magari usata per un altro lavaggio, verrebbe pulito allo stesso modo che se venisse lavato con acqua pulita? Se già per un’azione così banale è importante la qualità dell’acqua, immagina quanto più importante sarà la qualità per le nostre complicate ed innumerevoli funzioni metaboliche!
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