Scopriamo insieme che cosa è la microidrina Microhydrin®

Microhydrin® (microidrina) l’energetico naturale, l’antiossidante più potente in commercio, a base di Idrogeno.

Microhydrin  è il primo integratore di idrogeno stabile che non produce scorie di altri radicali. E’ il diretto precursore dell’ATP, raddoppia la tua energia senza creare altri effetti collaterali… Il potenziale di questa nuova scoperta ha valso al suo creatore Patrick Flanagan il premio come migliore scienziato dell’anno in America.  

Quali sono le caratteristiche più salienti di Microhydrin  :

  • Raddoppia la disponibiltà dell’energia duplicando la quantità di ATP (adenosina trifosfata)  senza nessun  altro apporto calorico.
  • Aumenta l’idratazione cellulare dal 150% fino al 300%, ammorbidendo la pelle e elimando la secchezza cutanea e convogliando attraverso l’acqua i nutrienti ingeriti.
  • Previene ed elimina molte intossicazioni cellulare.
  • Una capsula di Microhydrin  contiene il potere antiossidante di 10000 spremute di agrumi.
  • Riduce le lesioni organiche causate dai radicali liberi.
  • Riduce l’acido lattico nell’attività sportiva fino al 50%.
  • Previene l’invecchiamento aumentando la vita delle cellule fino al 50%. Microhydrin  è il segreto della longevità degli Hunza.
  • Distribuisce l’acqua nel corpo in maniera uniforme.
  • Favorisce un migliore assorbimento dei nutrienti nella cellula.
  • Possiede un azione anticatabolica muscolare naturale.
  • Non produce cascate di altri radicali liberi.

Nessun altra sostanza al mondo naturale o chimica può fare questo…integrare ciò di cui siamo fatti IDROGENO grazie alla nanotecnologia applicata alla nutrizione.

Disponibile in confezioni da 60 capsule (600mg) utili per un ciclo di un mese, oppure con la più conveniente confezione da 120 (1200mg) capsule ed infine col pratico barattolo da 100gr. Si consigliano cicli di 2 confezioni 2/3 volte all’anno.

Se volessimo analizzare gli antiossidanti in merito alla loro efficacia e potenza, si è ormai consolidata in questi anni a livello scientifico la conoscenza che la microidrina è il più potente antiossidante che ci sia. Sebbene infatti si parli molto di altre sostanze di questo tipo, la microidrina è rimasta sempre un po’ nell’ombra, pur essendo un prodotto di tutto rispetto e anzi secondo taluni probabilmente il migliore. La microidrina è stata creata dai coniugi dott. Patrick e dott. Gael Crystal Flanagan, dopo trent’anni di ricerche sull’acqua himalayana che bevono gli Hunza, il popolo che vive sulle montagne del Nepal, noto per la sua salute e longevità. In sostanza Microhydrin  è acqua vitalizzata in capsule che contengono particelle di silicio così come in natura le contengono le acque dei ghiacciai che bevono appunto gli Hunza. L’aggiunta è stata fatta dai Flanagan ricorrendo a nanoparticelle (i nanocolloidi) che sono della dimensione di 5 nanometri di diametro. La materia viva si distingue da quella inerte in base al suo potenziale elettrico (potenziale ossidoriduttivo, ORP).

[Testo tratto da Scienza e conoscenza n. 17, luglio-agosto-settembre 2006, p. 54]

«L’ORP dell’acqua inerte (imbottigliata) è di circa +300 millivolt (mV), del succo di carota (coltura non organica) è di –100 mV, del succo di carota fresca da coltura organica è di -120 mV, del succo del grano giovane è di -250 mV, mentre quello dell’acqua naturale “Hunza” arriva fino a -350 mV. Un bicchiere d’acqua vitalizzata con una capsula di microidrina, secondo le analisi dell’Istituto E/IT (Fullerton), ha un potenziale di -650 mV. La tensione superficiale dell’acqua vitalizzata con la microidrina si abbassa così da 72 dina al centimetro (dyn/cm) ad un livello di 45 dyn/cm, che è quello caratteristico del sangue umano»

[da Microidrina. Una polvere minerale che vitalizza l’acqua, Aura, n. 124, 1999] 

Questi risultati strabilianti sono stati comprovati anche in Italia dalle apparecchiature bioelettroniche di Louis-Claude Vincent.

La microidrina è quindi una sostanza dal potere curativo non comune. Alcuni ricercatori e medici cosiddetti “dissidenti dell’AIDS”, come il tedesco Heinrich Kremer, sostengono addirittura che la microidrina favorisca il trasporto degli elettroni nella catena di respirazione a livello mitocondriale, con tutto quello che questo significa a livello di prevenzione e cura di cancro e malattie immunitarie come appunto l’AIDS. Inoltre sino ad ora non sono stati rilevati effetti nocivi collaterali per il suo utilizzo. La microidrina in effetti contiene solo silicio, idrogeno, ossigeno, potassio, solfato di magnesio e polvere di riso. L’importanza per la salute di composti come silicio, potassio e magnesio sono ormai risaputi. Senza contare il rilievo di idrogeno e ossigeno per la vita in generale.

Quest’acqua vitalizzata si comporta come un nastro trasportatore che seleziona e trasporta sostanze vitali da e per tutte le cellule dell’organismo attraverso i colloidi di silicio anioattivo che si “accollano” tali sostanze mediante il principio della condensazione energetica a carica negativa.

I colloidi riescono a svolgere anche un’azione di pulizia rimuovendo scorie e tossine che altrimenti si depositerebbero sulle pareti di vene e intestino o rimarrebbero come rifiuti nei liquidi extra- e endocellulari.

Anzi, la microidrina comporta l’eliminazione di una grande quantità di tossine che talvolta gli organi escretori hanno difficoltà ad eliminare per cui possono presentarsi occasionali mal di testa o formazione di muco ecc.

La migliore dinamica per ottenere tale risultato – come si legge ancora su “Una polvere minerale che vitalizza l’acqua”è quella seguente: «Il corpo necessita di determinati antiossidanti per scopi specifici. Per la neutralizzazione di alcuni radicali liberi è ad esempio più adatta la vitamina C. Quando cede il suo elettrone al radicale, la vitamina diviene essa stessa un radicale libero debole. Essa riceve perciò un altro elettrone ad esempio dalla pro vitamina A, che diviene a sua volta un radicale libero (ancora più debole). Questa riceve poi un elettrone da un altro antiossidante. Per un buon funzionamento delle vitamine è quindi necessaria tutta una serie di altre vitamine o antiossidanti. Alla fine di questi passaggi “a cascata” di elettroni rimane comunque un “residuo tossico”. Se l’organismo contiene sufficiente acqua viva, questa gli cederà un suo elettrone superfluo (ogni [atomo di] idrogeno nelle molecole di H2O ha un elettrone aggiuntivo ed è perciò nella sua forma anionica H-) e lo neutralizzerà. Con ciò non rimane alcun residuo velenoso. La molecola di acqua viva si trasforma semplicemente in acqua normale che potrà essere espulsa con facilità. L’acqua viva è quindi estremamente importante per il buon funzionamento degli altri antiossidanti, di cui non prende il posto, ma bensì li completa».

Le Origini Della Microidrina Ovvero Di Microhydrin

E’ un efficace antiossidante che fornisce all’organismo una difesa potente contro i radicali liberi; essi sono elementi tossici generati dai normali processi del corpo, dallo stress, dalla dieta povera, dalle tossine nell’ambiente e tanto altro.
Microidrina è un composto di silice ed atomi di idrogeno modificati in modo da includere un elettrone addizionale libero, facilmente cedibile per neutralizzare i radicali liberi. Avviene così che un’enorme quantità di questi elettroni addizionali possono essere forniti in una sola volta. Inoltre, poiché l’idrogeno ha un solo elettrone nella forma stabile, non è in grado di diventare un radicale libero quando perde il suo elettrone addizionale.

Il terreno biologico corretto

Quando il terreno biologico è corretto, il corpo ha una capacità sorprendente di guarirsi. Un parametro importante di un terreno sano è l’equilibrio del pH. Molte persone oggi hanno un pH eccessivamente acido dovuto al consumo di cibi raffinati, stress ed inquinamento. Aggiungendo Microhydrin alla dieta, il corpo diventa più alcalino ed il pH dei tessuti del corpo torna ad un equilibrio naturale. Studi scientifici hanno dimostrato che Microhydrin ha il potere di aumentare la distribuzione di acqua ai tessuti e alle cellule del corpo. Il livello di acqua intracellulare ed extracellulare aumenta dopo il consumo di Microidrina.

L’idrogeno gioca un ruolo importante nelle reazioni cellulari che producono energia. Perciò, atleti e persone attive sperimentano un livello più alto di energia, quando assumono Microhydrin.

I miliardi di cellule del nostro corpo hanno bisogno di comunicare tra loro. Questo complesso sistema richiede elettroni per funzionare. Gli elettroni non si muovono liberamente all’interno del corpo senza la presenza di idrogeno. Microhydrin fornisce al corpo grandi quantità di ioni di idrogeno caricati negativamente che danno gli elettroni richiesti per la comunicazione ottimale della cellula.

Una porzione di Microhydrin disciolta nell’acqua ha il potere di ridurre la tensione superficiale dell’acqua da 73 a 45 dyn. In questo modo si può ridurre la tensione superficiale dell’acqua potabile allo stesso livello dell’acqua extracellulare del corpo.

La debole tensione superficiale dell’acqua è una differenza vitale.
Perché l’acqua penetri nelle cellule del corpo e ci sia interscambio di sostanze ci vuole una tensione superficiale di 45 dine, l’acqua ordinaria è 73 dine. Una dina è un’unità di forza molto piccola, esprimendo in questa misura la forza necessaria per penetrare la “pelle” dell’acqua. Una tensione superficiale minore rende l’acqua “più bagnante”.
E’ per questo motivo che bisogna prendere dell’acqua bollente per scioglierci una purea di patate liofilizzata, che nell’acqua fredda fa grumi e non si scioglie. l’acqua bollente ha una tensione superficiale più debole o minore.

Microhydrin così aiuta a migliorare la biodisponibilità dell’acqua.

Un pò di storia

Il Dott. Henri Marie Coanda, Nobel per la dinamica dei fluidi, scoprì che esistono sulla terra cinque luoghi ove la gente diviene ultra centenaria e questo in buona salute, cioè senza conoscere malattie (dalle carie dentarie ai tumori) restando anzi robusti e forti ed in grado di avere bambini fin in età avanzata.
Uno di questi luoghi è il paese degli Hunza, una valle situata a nord del Pakistan a 2700mt e circondata da alcune delle più alte montagne del mondo, con ghiacciai di milioni di anni.
Qui le popolazioni bevono l’acqua di quei ghiacciai ed hanno un’alimentazione povera.
Il Dott. Coanda definì “proprietà anormali” quelle che riscontrò in quest’acqua e ne dedusse che non era per la loro alimentazione che queste popolazioni avevano dei ritmi biologici differenti, ma per l’acqua che bevevano.

A scuola ci insegnano che l’acqua ha proprietà specifiche, ci dicono che congela a 0°C e bolle a 100°C a livello del mare, che ha una viscosità , una tensione superficiale ed una rifrazione ben specifica.. ed altro ancora. Però a scuola non lo insegnano che l’acqua non è la stessa ovunque e che in base al luogo ove sgorga ha proprietà diverse, che in generale sono conosciute nel mondo scientifico come proprietà “anormali”.

L’acqua degli Hunza congela e bolle a temperature diverse, ha un’altra viscosità ed un’altra tensione superficiale ed altre proprietà “anormali”.
Gli studi del Dott. Coanda procedettero per sei decenni fino al giorno in cui, in occasione di collaborazioni con il Pentagono, conobbe il Dott. Patrick Flanagan allora ancora molto giovane, e gli trasmise studi e conoscenze domandandogli di succedergli nel tentativo di comprendere cosa doni a quest’acqua le sue proprietà particolari.
Gli studi avvennero su campioni d’acqua Hunza di quarant’anni prima perché oramai, anche quei territori che ci paiono così sperduti, sono vittime dell’inquinamento ambientale.
Il Dott. Flanagan impiegò più di vent’anni, testò ogni tipo possibile di campo energetico, numerosi magneti, campi con alta tensione ed elettrostatici, cristalli, piramidi ed altre forme geometriche, la bioenergia, ecc. molti di questi campi temporaneamente generavano caratteristiche di acqua simili all’acqua Hunza, ma nessun effetto era duraturo.
Purtroppo queste qualità erano solo momentanee, non appena l’acqua veniva scossa o mescolata, le proprietà scomparivano.

Finalmente un giorno scoprì che il segreto di quest’acqua risiede in alcuni minerali che arrivano dai ghiacciai, a cui dà il nome  microclusters (particelle piccolissime di silice che sono come i perni con una carica elettrica, attraggono le molecole d’acqua e rompono grandi gruppi di molecole in piccole serie di ingranaggi che formano l’acqua viva).

Questi minerali sono così minuscoli che passano attraverso tutti i filtri, li si trova ancora anche dopo la distillazione, hanno proprietà fisiche ben specifiche e portano un carico elettrostatico.
Si tratta di minerali nanocolloidali. I colloidi sono piccole particelle solide di materia, che non si sciolgono in acqua (non si disgregano in ioni).
Le loro dimensioni variano da 10 a 10000 nm. (Nanometro — un milionesimo di millimetro).
I nanocolloidi sono ancora più piccoli, tanto da non superare comunque mai i 10 nm.
In determinati casi, la materia acquista caratteristiche particolari ed in estensioni così piccole come nei nanocolloidi,  si può notare che gli elettroni, che normalmente girano attorno alle singole molecole, iniziano a girare attorno all’intero minerale. In questo modo si forma una vera e propria ressa di elettroni e quindi una forte carica energetica (negativa).
Più piccolo è il minerale più forte è la sua carica energetica.
Quando questi minerali, i nanocolloidi, vengono immersi in acqua, iniziano ad agire sulle molecole d’acqua come piccolissimi magneti. Le molecole si dispongono attorno ad essi in particolari strutture pentagonali ed a causa della loro influenza, le stesse molecole d’acqua si trasformano.
L’idrogeno, che forma la molecola d’acqua (H2O) assieme all’ossigeno, ottiene la capacità di legare un ulteriore elettrone (di norma un atomo di idrogeno ha solo un protone ed un elettrone).
In breve, non solo i nanocolloidi attorno alla quale si struttura, ma anche l’acqua stessa diventa caricata elettricamente. L’acqua si energizza.

Il Dott. Flanagan creò quindi il suo primo prodotto e lo provò con sua moglie per mesi finchè amici e conoscenti non notarono una differenza in loro e cominciarono a chiederne un po’ per provare. I coniugi Flanagan distribuirono allora per mesi migliaia di bottiglie di quest’acqua, fin alla decisione d’immettere il prodotto sul mercato.
Ma il Dott. Flanagan procedette nelle sue ricerche e sviluppò una forma secca che sorprendentemente mantiene le proprietà dei minerali bagnati, cosa che in chimica è difficilissimo.
La chiamò Microidrina. Utilizzando questa polvere, lo scienziato osservò che la si poteva mescolare con varie sostanze nutritive, vitamine ed anche ormoni e precursori di ormoni che si trovano nel corpo umano.
In questo modo Microidrina funge da trasportatore.
Tutte le sostanze nutrienti devono essere bagnate dall’acqua perché il corpo se ne possa servire. E per essere utili, alcune sostanze debbono anche passare attraverso il corpo, nel sangue, senza venirne alterate.
Alcune sostanze nutrienti prese per via orale per esempio, attraversano il fegato che ne distrugge la sostanza, così ciò che si è inghiottito non corrisponde più a ciò che ci s’aspetta ci sia nel corpo.
Grazie a questa polvere, le sostanze riescono ad essere immediatamente assorbite dal sistema linfatico, evitando così il passaggio per il fegato.
Il Dott. Flanagan credeva d’aver oramai risolto la questione dell’acqua Hunza quando, leggendo una pubblicazione del Dott. Albert Szent-Gyorgyi (Nobel di chimica del metabolismo e scopritore della Vitamina C), la sua attenzione cadde sull’idrogeno. L’idrogeno è il combustibile della vita e tutti i prodotti alimentari che consumiamo, lo contengono.
Il corpo umano possiede particolari enzimi che estraggono l’idrogeno dal cibo ingerito perché possa esser bruciato grazie all’ossigeno, producendo così l’energia che ci permette di vivere.
Il nostro combustibile è l’idrogeno, l’ossigeno è solo il comburente.
Il Dott. Flanagan comprese che esiste solo una forma d’idrogeno biologicamente attivo, che si chiama ione idruro H-, che possiede un elettrone supplementare. Pensò allora che doveva esser possibile misurare questi ioni H- e sviluppò un macchinario dotato di un elettrodo;  trovò grandi quantità di ioni idruro H- nel sangue umano, nella saliva e nell’ urina.
In seguito scoprì che tutti i prodotti alimentari crudi hanno nel loro succo diverse quantità di questi ioni, che scompaiono al momento della cottura  o trasformazione o essicazione.
A questo punto ebbe l’idea di controllare il campione di acqua degli Hunza di 40 anni prima e con non poco stupore scoprì così che oltre ai minerali, quest’acqua anomala era caricata di ioni H- e da qui sviluppò la sua nuova polvere chiamata Microidrina.

La Microidrina si presentò subito come un potentissimo anti-ossidante, capace di neutralizzare i radicali liberi. I radicali liberi distruggono la struttura del DNA delle cellule e sono considerati la principale causa dell’invecchiamento. La maggior parte degli scienziati concorda sul fatto che, fossimo in grado di prevenire i danni causati dai radicali liberi vivremmo più a lungo ed in miglior modo. E’ inoltre risaputo che tutti gli organismi che ci attaccano dall’esterno, virus, batteri, funghi… non possono vivere in un ambiente elettronicamente caricato; in ciò che viene definito ambiente biologico o terreno, è la base dell’immunità naturale del corpo, ancora prima che i nostri difensori (globuli bianchi, linfociti,..), individuino e combattano l’intruso.
Il terreno biologico comprende la combinazione di micro-sostanze nutrienti, di vitamine, di minerali e ioni che compongono il liquido in cui sono bagnate le nostre cellule. Così in un ambiente ricco di elettroni, i virus, i batteri e praticamente tutti gli esseri viventi che attentano alla nostra salute non possono sopravvivere.
Questa è stata la scoperta più importante.

La vita intera del Dott. Flanagan è dedicata al conseguimento del miglior modo per vivere e della qualità ottimale dell’acqua da introdurre nel nostro corpo.
L’acqua è molto importante perché ci serve per trasportare le sostanze nutrienti alle nostre cellule.. siamo composti di circa il 70% d’acqua, il tipo di acqua che beviamo può avere un effetto profondo sulla nostra salute, considerando poi che ci nutriamo con alimenti trasformati, alterati geneticamente, gli stessi prodotti biologici  sono influenzati dall’inquinamento dell’aria, si fa sempre più necessario che ognuno di noi diventi responsabile della propria salute.

Il Professor Louis-Claude Vincent, idrologo-capo in Francia, fu inviato a valutare la qualità e gli effetti dell’acqua in differenti villaggi di Francia. In certi villaggi, trovò gli abitanti in perfetta salute ed in altri in uno stato pietoso.
Egli misurò l’acqua, fece delle ricerche statistiche e trovò una correlazione diretta tra le qualità dell’acqua locale e lo stato di salute degli abitanti dei villaggi.

Egli misurò l’acqua in tre maniere differenti:

a) misurò il pH (potenziale idrogeno) che indica l’acidità o l’alcalinità dell’acqua. Su questa scala 0 corrisponde alla massima acidità, 7 alla neutralità e 14 alla massima alcalinità.
Questo test misura la quantità di ioni idrogeno positivi H+,  un’indicazione dell’acidità.

b) misurò l’rH2 (quantità relativa d’idrogeno). Questo indica la quantità d’idrogeno nell’acqua. Questa scala va da 42 a 0. Al di sopra  di 28, l’acqua è fortemente ossidata, praticamente senza elettroni liberi, e al di sotto di 28, c’è di più in più abbondanza di elettroni liberi. Una differenza di una unità corrisponde a 10 volte più o a 10 volte meno d’elettroni liberi presenti nell’acqua.
Il villaggio più sano aveva un’acqua con un rH2 di 22 e le acque dei villaggi malsani potevano raggiungere degli rH2 fino a 28. In questo caso, bisognerebbe bere 1.000.000 di bicchieri d’acqua per ingerire lo stesso numero di elettroni liberi che in un bicchiere d’acqua sano.

c) determinò la quantità di minerali nell’acqua, cosa che indica la sua conduttività e la sua resistenza.

Facendo degli studi statistici, comparando le sue misure allo stato di salute degli abitanti dei villaggi, trovò che l’acqua la più sana aveva un pH un po’ al di sotto di 7, molti elettroni liberi e pochi minerali.

L’acqua Hunza è carica di elettroni liberi (rH2 = 21). Ci vorrebbero 10 milioni di bicchieri d’acqua del villaggio il meno sano per raggiungere lo stesso numero di elettroni liberi che in un solo bicchiere d’acqua Hunza.
Il succo d’arancio biologico ha un rH2 di 7. Microhydrin ha un rH2 di 3, ossia equivale a 10.000 bicchieri di succo d’arancio biologico. Microidrina contiene un’enorme quantità di ioni idrogeno H-.

L’ossidazione è una perdita di elettroni. 
Per esempio, voi bevete l’acqua in un villaggio dove essa è ad un rH2 di 22, voi riceverete degli elettroni liberi.
Se quest’acqua è messa in bottiglia ed inviata dappertutto sul pianeta, come viene fatto, la luce distrugge gli ioni idrogeno ed l’rH2 non è più a 22.
L’acqua ha perso la sua abbondanza d’elettroni liberi, essa è ossidata.

In un suolo povero di minerali con un pH troppo acido e pochi elettroni liberi, il mais va a dare un magro raccolto. Svilupperà degli steli deboli, soggetti all’attacco degli insetti e delle muffe. Analogamente, nel terreno biologico del nostro corpo, i virus, batteri, muffe, lieviti ed altri parassiti, non possono sopravvivere in un mezzo sano per le nostre cellule.
L’effetto  del pH sulla vivibilità dei virus, batteri, funghi, lieviti e cellule cancerose non è stato compreso che recentemente. Questi organismi patogeni preferiscono un mezzo più acido.
Così, l’aumento del pH verso l’alcalino può diminuire la capacità di questi patogeni ad indurre le malattie.
Un contemporaneo di Louis Pasteur, il Professore Claude Bernard, ha detto: “Il microbo non è niente, il terreno è tutto”. Raccontano di Pasteur, che sviluppò la teoria dei germi che, sul suo letto di morte, abbia detto : “Sono d’accordo con Bernard”.

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Microhydrin® – Ovvero Acqua Viva con Microidrina

L’acqua viva, che dona salute e vitalità al longevo popolo degli Hunza nell’Himalaya e ad altre popolazioni note per la loro longevità, venne scoperta dal dott. Henry Coanda, padre dell’idrodinamica e di altri 600 brevetti. Per più di 60 anni egli tentò di crearla artificialmente, ma malgrado le sue eccezionali capacità, non vi riuscì.

All’età di 78 anni (nella foto), passò il compito ad uno scienziato geniale, il diciottenne Patrick Flanagan (anche lui  nella foto). A soli 17 anni fu nominato dalla rivista Life come uno degli scienziati più promettenti d’America grazie alle sue scoperte (oggi ne ha a suo carico più di 200) che lo resero famoso già a soli 11 anni.

Il dott. Coanda pensò che se ci fosse stato qualcuno in grado di affrontare un compito così impegnativo, questi non avrebbe potuto essere altri che uno scienziato cosi promettente come il giovane Flanagan. Fu così che egli lo scelse come suo erede di ricerca.

Nei vent’anni che seguirono, il dott. Flanagan cercò inutilmente di assolvere al compito ricevuto. Vi riuscì finalmente un anno dopo (1984) assieme alla sua nuova collaboratrice e moglie, la dott. Gael Flanagan. Furono però necessari ancora 10 anni di sforzi comuni per creare un prodotto come la Microidrina, un’acqua dalle eccezionali capacità curative.

I lunghi anni di sforzi avevano finalmente dato i loro frutti. Questa sembra la storia di un successo, ma che continua per decenni con ricerche infruttuose, che non portano certamente finanziamenti, ne gratifiche, ne prestigio scientifico e ancor meno un avanzamento sociale, deve avere una fede eccezionale…
Perciò la strada della creazione dell’acqua viva è in primo luogo la storia dell’entusiasmo e della dedizione di due grandi uomini: il dott. Henry Coanda e il dott. Patrick Flanagan.

Le conoscenze del dott. Flanagan col supporto del team di scienziati RBC Life Sciences hanno portato alla realizzazione del famoso Microhydrin

Fonte: Microhydrin® : Tecnical Information. – Dallas: Arlington Publications, 1998, str. 22

 

Testimonianze sulla nuova acqua viva

Sei mesi dopo un’operazione al cervello a causa di un tumore, Matt Stark era completamente paralizzato. In seguito il suo stato migliorò, ma il suo lato sinistro rimase praticamente insensibile. Iniziò a soffrire di frequenti attacchi di epilessia e forti mal di testa. Dopo due anni di sofferenza e inutili cure medicinali, un parente gli consigliò di tentare con la Microidrina, una polvere minerale che vitalizza l’acqua. Dopo una settimana, i mal di testa scomparvero, mentre la parte sinistra del corpo iniziò ad acquistare mobilità. Oggi lavora di nuovo.

Matt raccontò la sua esperienza in una della trasmissioni della rete radiotelevisiva americana (©BGP, 1999) condotta da John Lloyd, che trattano di salute e di nuove frontiere in campo alimentare.

Gli ascoltatori poterono sentire anche altre testimonianze di incredibili guarigioni con l’acqua vitalizzata ed anche i pareri dei medici che seguirono i casi:

Jimmy Hoffanan era dipendente dalla cocaina dal 1994. Il suo stato peggiorò e una volta fu addirittura ricoverato d’urgenza. Dopo aver varie volte cercato di smettere senza riuscirvi, il 12 Febbraio 1999 provò con la Microidrina. Assunse da 6 a 12 capsule al giorno. Racconta di essersi liberato dalla cocaina senza troppe difficoltà dopo una sola settimana. Questa guarigione improvvisa, naturalmente, portò su questa strada anche altri tossicodipendenti del suo “giro” di San Diego.

Stupefacente è anche la confessione di Danny Closer. Dopo lunghi anni di problemi alle gambe, risultanti in una cancrena, avrebbe dovuto farsi amputare ambedue gli arti. Danny pregò il suo medico di tentare di tutto per salvargli le gambe, ma anche se riuscì ad evitare l’amputazione, i suoi arti erano praticamente inutilizzabili: sanguinavano quasi ininterrottamente, i muscoli si essicavano e neppure i forti calmanti ne la morfina riuscivano a lenire i forti dolori. Il dottore gli disse, con le lacrime agli occhi, di essere dispiacuto, ma che Danny avrebbe dovuto passare il resto della vita su di una sedia a rotelle. I dolori erano talmente forti, che Danny disse alla moglie di prendere la sedia a rotelle soltanto in affitto: sentiva infatti che non avrebbe resistito a lungo in quelle condizioni. Un giorno si fece portare in un negozio di alimenti biologici sperando di trovare qualcosa che alleviasse il dolore. Gli venne offerta la Microidrina e Danny iniziò a prenderne 2 capsule al giorno. I suoi famigliari erano scettici: come avrebbero potuto funzionare due sole capsule, quando neppure grandi dosi di forti farmaci non avevano dato risultati. “Non lo so”, disse, “sul flacone scrive da 2 a 4 capsule al giorno”. La cura funzionò: i dolori diminuivano di giorno in giorno e dopo tre settimane poteva dormire come un bambino. Le ferite si rimarginarono e Danny era di nuovo in piedi. Andò dal medico per chiedergli una spiegazione, ma questi commosso gli rispose: “Non lo so, non lo so veramente”.
Anche il dottor Billy Fonders, che si era occupato di Danny Closer, partecipò alla trasmissione. Disse che, dopo aver attentamente studiato le qualità del prodotto, aveva iniziato a consigliarlo anche agli altri suoi pazienti. Notò che la Microidrina era efficace praticamente in tutte le patologie ed era veramente una specie di “panacea”: agisce infatti alla radice delle malattie (tutte) eliminando lo squilibrio che causa la patologia.

Alla trasmissione partecipò anche Jean McDonalds, un’altra sua paziente: Nel 1986, Jean McDonalds subì un avvelenamento da sostanze chimiche. Da molto tempo era sotto la tenda ad ossigeno e i dottori le davano il 30 % di possibilità di sopravvivenza. Jean sopravvisse, ma per lei iniziò un lungo periodo di dolori muscolari, torpore mentale, peggioramento della vista e altri problemi che la costrinsero a lasciare il lavoro. In dieci anni provò i metodi più svariati, ma non ottenne miglioramenti, fino a che iniziò ad assumere la Microidrina. In un tempo estremamente breve la sua vista migliorò così come la sua concentrazione (“chiarezza mentale”). In seguito sparirono anche i dolori e la digestione migliorò. Ora fa uso della Microidrina da 18 mesi senza accusare effetti collaterali negativi.
Gli ascoltatori hanno potuto sentire anche il parere di vari dentisti. Il dot. Casper Thrulach descrisse il caso di una donna che si presentò con una grave infiammazione della cavità orale. La pelle era talmente staccata dalle gengive e dalle pareti della cavità orale che si potevano vedere i nervi. A causa di dolori insopportabili la donna poteva aprire la bocca solo parzialmente e il dentista non potè neppure svolgere una visita accurata. Le consigliò di sciacquarsi la bocca con la Microidrina (3 volte al giorno per almeno 3 minuti) e di bere il preparato, invitandola a ritornare dopo una settimana. Il dottore era scettico, infatti anche casi di infezione molto più leggeri richiedevano almeno una settimana e mezza prima di poter vedere qualche risultato (con l’utilizzo di forti medicinali). Quando la paziente si ripresentò dopo una settimana, notò con sorpresa che il disturbo era praticamente scomparso.

Il dot. Frank Frenesiack che collaborò alla trasmissione e pure utilizzava la Microidrina nella cura dei suoi pazienti, affermò, che nella sua pratica ventennale non aveva mai incontrato un mezzo (tecnologico) così efficace come la Microidrina. “Forse si tratta veramente di un punto di svolta nel campo della medicina” (Dot. Clinton Howard fondatore di RBC Life Sciences). Dopo la sua comparsa sul mercato nel Settembre del 1997 (non come farmaco ma come integratore alimentare), l’uso della Microidrina negli Stati Uniti e aumentato vertiginosamente. I suoi inventori, il dot. Patrick Flanagan e la dot. Gael Flanagan furono invece proposti per la nomina al premio Nobel.

Fra dubbi ed entusiasmo
Questi racconti sono troppo stupefacenti perchè non sorga qualche dubbio sulla loro autenticità. Dubitare è infatti di fondamentale importanza in questi tempi di “miracoli” commerciali. Abbiamo però fatto conoscenza con la Microidrina già in precedenza: quando, nel Settembre del 1999, ricevemmo dagli USA la registrazione della trasmissione televisiva, avevamo noi stessi assunto la Microidrina ininterrottamente per 17 mesi (di ciò racconteremo in seguito). In precedenza avevamo seguito varie pubblicazioni (libri, articoli) sull’acqua viva dei luoghi ove vivono le popolazioni piu longeve.
Venimmo a conoscenza dell’acqua viva all’inizio degli anni ’90. In un capitolo del libro “I segreti del suolo” (The Secrets of the Soil, 1992) gli autori P. Tompkins e C. Bird (autori del ancora più conosciuto “La vita segreta delle piante” – The Secret Life of Plants) descrivono l’opera del dot. Patrick Flanagan, il quale riuscì, con l’aiuto della moglie Gael Flanagan a ricreare in laboratorio l’acqua bevuta dalle longeve popolazioni della valle himalayana del fiume Hunza. Prima di Flanagan, già il dot. Henry Coanda scoprì che una tale acqua è quasi unica al mondo e che gli abitanti dei luoghi sono sani e robusti e vivono normalmente ben più di cent’anni. L’acqua dei loro ruscelli è molto più simile all’acqua che si trova negli organismi viventi, che all’acqua delle nostre parti. Nel libro sono descritte anche la struttura di quest’acqua e altre sue particolarità. Il suddetto capitolo segnò un vero e proprio punto di svolta nella nostra comprensione delle basi della salute: Ci consentì di capire quale fosse l’elemento “curativo” comune di frutta e verdura fresca, succhi vegetali, ioni negativi dell’aria ed altri antiossidanti naturali (l’efficacia curativa d’alcuni ci era già nota).
L’acqua dei laboratori dei coniugi Flanagan uscì sul mercato per la prima volta nel 1985 con il nome di Crystal Energy®. I Flanagan “vitalizzarono” l’acqua creando una polvere minerale del tutto identica a quella “macerata” dal ghiacciaio “Uptar” sui monti sovrastanti la valle del fiume Hunza, energizzata poi dalle veloci correnti dei corsi montani. Naturalmente sentimmo il desiderio di provarla, ma prima di fare questo passo decidemmo di studiare attentamente la materia facendoci inviare libri ed articoli dagli Stati Uniti.
Come precedentemente detto, nel Settembre del 1997, i coniugi Flanagan immisero sul mercato la Microidrina, energeticamente molto più potente della Crystal Energy. Abbiamo già detto che un bicchiere d’acqua arricchita con la Microidrina contiene tanti elettroni disponibili, quanti ne contengono 10000 (diecimila!) bicchieri di succo fresco di arance coltivate biologicamente. La notizia era più che stupefacente. Le decine di articoli che ci facemmo inviare immediatamente contenevano incredibili dati sugli effetti curativi di questo prodotto alimentare, analisi di istituti universitari, dichiarazioni dei medici., tutti superlativi., e dell’assoluta non nocività del prodotto. Non trovammo però dati di analisi cliniche a lungo termine su gruppi di persone più numerosi, dati a cui eravamo maggiormente interessati. Non ricevemmo risposte soddisfacenti neppure dopo aver scritto all’istituzione competente negli Stati Uniti. Decidemmo così di sperimentare gli effetti di quest’acqua direttamente noi stessi.
L’acqua viva, che dona salute e vitalità al longevo popolo dei Hunza nel Himalaya e ad altre popolazioni note per la loro longevità, venne scoperta dal dot. Henry Coanda, padre dell'”idrodinamica” e di più di 600 brevetti. Per più di 60 anni egli tentò di crearla artificialmente, ma malgrado le sue eccezionali capacità, non vi riuscì.
All’età di 78 anni, passò il compito ad uno scienziato geniale, il diciottenne Patrick Flanagan. A soli 17 anni fu nominato dalla rivista Life come uno degli scienziati più promettenti d’America grazie alle sue scoperte (oggi ne ha a suo carico più di 200) che lo resero famoso già a soli 11 anni. Il dot. Coanda pensò che se ci fosse stato qualcuno in grado di affrontare un compito così impegnativo, questi non avrebbe potuto essere altri che uno scienziato così promettente come il giovane Flanagan. Fu così che egli lo scelse come suo erede di ricerca.
Nei vent’anni che seguirono, il dot. Flanagan cercò inutilmente di assolvere al compito ricevuto. Vi riuscì finalmente un anno dopo (1984) assieme alla sua nuova collaboratrice e moglie, la dot. Gael Flanagan. Furono però necessari ancora 10 anni di sforzi comuni per creare un prodotto come la Microidrina, un’acqua dalle eccezionali capacità curative. I lunghi anni di sforzi avevano finalmente dato i loro frutti.
Questa sembra la storia di un successo, ma chi continua per decenni con ricerche infruttuose, che non portano certamento finanziamenti, ne gratifiche, ne prestigio scientifico e ancor meno un avanzamento sociale, deve avere una fede eccezionale. Perciò la strada della creazione dell’acqua viva è in primo luogo la storia dell’entusiasmo e della dedizione di due grandi uomini: il dot. Henry Coanda e il dot. Patrick Flanagan.

Le nostre esperienze
Nell’Aprile del 1998 ricevemmo per posta i primi flaconi di Microidrina. Le prime sensazioni ci lasciarono un pò delusi. Non sentimmo infatti nulla di particolare (soltanto in seguito abbiamo saputo che questo è un fatto normale per la maggior parte delle persone). Alberta e Iztok portarono con se i flaconi in un faticoso viaggio di undici giorni all’estero prendendo due capsule al giorno. Fu in quell’occasione che Alberta si rese particolarmente conto che le capsule la aiutavano molto. Dopo lunghe giornate di guida, la sera era ancora particolarmente vitale (cioè aveva molta più resistenza che nei viaggi precedenti).
Poco dopo il ritorno dal viaggio notò un altro miglioramento. Negli ultimi due anni le erano cresciute sul viso due formazioni cutanee (verruche), che però non sembravano di origine maligna, ma avendo avuto in passato il cancro alla pelle (dal quale guarì grazie ad un’alimentazione a base di cibi crudi), c’era comunque motivo per preoccuparsi.

Grazie all’assunzione della Microidrina le due verruche cominciarono a rimpicciolirsi. Rendendosi conto di ciò, iniziò a spremere sulle verruche la polvere di Microidrina che rimaneva sul fondo del bicchiere. Dopo tre mesi una verruca era completamente sparita, mentra l’altra si era tanto ridotta che si notava appena.

Era questo un effetto della Microidrina? Se sì, allora il preparato è probabilmente più forte del succo di grano in erba che lei assumeva in precedenza. Anche se gli effetti del succo erano molto benefici, esso non arrestò la crescita delle verrucche.

Nel frattempo, una nostra zia di 91 anni si fratturò un’anca, che le venne sostituita chirurgicamente. La invitammo da noi per rimettersi dall’operazione. Non la forzammo a bere la Microidrina, ma siccome grazie alla nostra alimentazione e ai nostri succhi si era già molte volte rimessa in salute, accettò anche la Microidrina (tre capsule al giorno) e le pillole di alghe Spirulina, che sembrerebbero ottimizzare gli effetti della Microidrina.

Si rimise in sesto molto velocemente e quando una sua parente, che è anche un medico, venne a farle visita, rimase stupita dalla velocità con cui si era rimessa. Dopo due mesi la zia ritornò a casa senza stampelle. Tutt’oggi ne fa uso solo quando esce, per sentirsi più sicura, mentre a casa, dove vive da sola, cammina senza alcun sostegno.

Durante le scorse vacanze si è unita al nostro gruppo un’altra “giovinetta”, l’ottantanovenne madre di Alberta e anche a lei demmo la Microidrina e la Spirulina. Dopo aver visto l’effetto su nostra zia, le bevve molto volentieri. Come molte persone anziane, anche lei sentì presto di avere più forza. Dopo cinque giorni notò anche un altro importante miglioramento: erano spariti i crampi alle gambe che le rubavano il sonno faccendola alzare più volte durante la notte. Continuò ad assumere i due prodotti per circa due settimane e i crampi non ricomparvero più (ripetè la cura dopo 3 – 4 mesi).

Quando ritornò da noi durante l’inverno, notammo in lei un altro miglioramento di cui lei stessa non si era accorta. Aveva infatti portato con se gli aghi da maglia. “Madre, lei puo lavorare a maglia?”, le chiedemmo stupiti. Infatti ciò le era stato impossibile per gli ultimi quindici anni a causa dei reumatismi. “Si”, rispose con orgoglio, “quest’inverno ho già fatto cinque paia di calze. Che ne so, le mani mi si sono come sciolte”.

Telefonammo allora anche alla zia per sapere come andava con i suoi reumatismi alle mani. Sapevamo infatti che alcuni anni fa durante l’inverno non riusciva nemmeno ad abbottonarsi il cappotto. Solamente dopo averglielo chiesto anche lei si accorse che quell’inverno i reumatismi non si erano fatti sentire.

Esperienze con l’igiene dentale
La Microidrina però non soddisfò tutte le nostre aspettative, che forse erano troppo grandi. Iztok tentò con la Microidrina di salvare qualche dente fra quelli che il suo dentista aveva già dato per perduti (carie, paradentosi). Avevamo infatti letto in alcuni articoli che il dot. L. C. Miller era riuscito a ridurre delle »tasche« di paradentosi di 4 – 6 mm della metà, lavando i denti con la Microidrina (disciolta in una piccola dose di acqua) e a sbiancare i denti.

La paradentosi cronica è la causa principale di caduta di denti nelle persone adulte, dopo i 35 anni. La causa principale della formazione di carie dentale e della paradentosi è la moltitudine di microbi che si annidano sui denti sotto forma di placca. Producendo tossine, essi causano l’infiammazione delle gengive (gengivite) e, in seguito, la caduta dei denti. La Microidrina crea un terreno biologico non addatto ai microorganismi patogeni. Il dot. Miller nota che la Microidrina elimina la placca, i denti ritornano bianchi (in modo non aggressivo) e vengono così eliminate le condizioni per lo sviluppo della paradentosi e di altre malattie dei denti.

Oggi possiamo fare un uso quotidiano della Microidrina nell’igiene orale, essendo la sua efficacia igienica (disinfettante) più che evidente, con l’utilizzo della polvere dentifricia Microbrite.

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In primo piano

Benvenuto/a nella casa di microidrina Microhydrin

Se sei alla ricerca di consigli e informazioni utili su come migliorare la tua condizione fisica, allora sei nel posto giusto!

Familiarizzare con i concetti base di una cultura della salute può risultare non soltanto utile, ma anche piacevole e creativo.

“E’ possibile stare in salute con successo in un periodo di globalizzazione?”, questa è la domanda che sempre più spesso professionisti del benessere e sportivi si pongono in tempi come questi.

La realtà è questa: se sei alla ricerca del metodo per prolungare la vita e minimizzare gli effetti dell’invecchiamento, per aumentare il potenziale fisico e mentale e che tu abbia o meno le risorse e le conoscenze per essere un fuoriclasse della salute, se vuoi davvero scoprire gli studi e ricerche condotte dal Dott. Henri Marie Coanda e dal Dott. Patrick Flanagan, allora Microidrina è l’unico blog specializzato in questa materia.

Procediamo…cosa significa Microidrina o Microhydrin?

Per rispondere a questa domanda, c’è una premessa fondamentale da fare: conoscere il concetto denominato Nanotecnologia.

La Nanotecnologia è la nuova frontiera, attualmente descritta in molte riviste come l’opportunità per un futuro migliore. Uno dei principali centri a livello mondiale nella Nanotecnologia Revolution è stata la Rice University, alma mater del presidente di RBC Life Sciences, il Dott. Clinton Howard. Il Dr. Clinton Howard, fondatore e presidente di RBC Life Sciences è membro della “Rice Alliance for Technology And Entrepreneurship”.

Nel 1985, i professori della Rice University, Rick Smalley, Robert Curl, e Harold Kroto scoprirono la buckyball, una molecola superconduttiva dalle nanodimensioni che prometteva innumerevoli vantaggi nel controllo degli elettroni, e molti altri benefici per il genere umano. Nel 1996, al Rice Team è stato riconosciuto il premio Nobel per la Chimica.

Un nanometro è un miliardesimo di metro, la larghezza di sei atomi di idrogeno, o circa la 100,000 parte di un singolo granello di sabbia! La Nanotecnologia coinvolge la realizzazione e la manipolazione di molecole delle dimensioni da 1-100 nanometri.

Le molecole di silica hydride contenute nella microidrina Microhydrin hanno un diametro di 1-5 nanometro, quindi la Nanotecnologia offre la possibilità di creare dei prodotti innovativi, come gli avanzati integratori alimentari.